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Da un progetto della "Associazione Culturale Terza Esperide"di Palermo,che lavora da oltre dieci anni per la ricerca di reperti storici collegati o collegabili al periodo così detto "federiciano" è nato il Museo Virtuale "Federico II e Dintorni".
Chiaramente un periodo così circoscritto e specifico non puo’ essere concepito senza collegamenti alle epoche antecedenti e posteriori. Dai primi insediamenti arabi , oggetti di forte matrice islamica quali gettoni vitrei del IX –XIII secolo, maioliche bronzi e marmi con iscrizioni cufiche o amuleti plumbei con versetti del Corano.
Ed ancora fibule normanne, pergamene, avori, argenti e gioielli,tessuti, sigilli e manufatti sia di uso comune che di nobile committenza. Più di trecento reperti sia curiosi che di rarità assoluta. Il Museo, si spera presto fruibile al pubblico, stupirà il visitatore per la varietà e lo spessore dei reperti esposti mostrando tasselli di un’Arte islamica radicata nell'Isola per più di tre secoli e gli intrecci con l’Arte Bizantina Siriana, Egizia, Normanna e Sveva, focalizzando l’interesse sul periodo storico della prima metà del XIII secolo e sulla mitica figura dello "Stupormundi" andando quindi ancora avanti, sino a lambire l’epoca Aragonese.
Un oggetto del Museo Virtuale è stato esposto a Catania in occasione della grande Mostra di antiquariato "Catania Antiqua" presso le "Ciminiere" dal 15 al 18 aprile.
Una ventola arabo-normanna in avorio oro e paste vitree, proveniente da collezione catanese, ci mostra in modo inequivocabile il collegamento tra manufatti egizi e le maestranze arabe insediate in Sicilia tra i secoli IX – XIII.
Forse nulla come gli oggetti, riesce a trasferire visivamente il fascino di un’epoca di cui si è quasi persa la memoria storica, ma che di fatto, ha segnato profondamente le radici della Sicilia. www.federicoiiedintornimuseum.it
( questo articolo è stato pubblicato nel mese di Giugno su Siciliaonline).
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Piatto Mediceo datato 1587
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Piatto da Parata in argento niellato, sbalzato, dorato e cesellato, del diametro di cm 60, raffigurante la Battaglia di Barga . Nella tesa i ritratti dei Condottieri : Francesco Sforza, Cosimo de Medici, Nicola Piccinini e Filippo Maria Visconti. L’oggetto, datato 1587 commemora il centocinquantenario dell’alleanza tra Fiorentini e Veneziani, vittoriosi a Barga nel 1437 , contro i Milanesi. Il Professore Gian Guido Sambonet , noto studioso di argenteria rinascimentale, ne ha periziato l’integrità e l’originalità con accurata expertise supportata da esami tecnico scientifici
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